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li terzo, ch’è delle stesse misure, conteneva venti bordelli, chiamati allora fornici, perchè eran fatti a fornice, che vuol dir a volta; il quarto finalmente, ch’era il più vicino ai gradi, ha in larghezza palmi 13 e mezzo, ed in altezza 17. Oltre di questi quattro ambulacri terreni, eravene un altro sotterraneo per uso del solo Imperatore: il qual ambulacro, largo palmi 9, ed alto 13, distinguevasi fra tutti pe’ suoi magnifici ornati, vaghissimi stucchi, cornici di rosso antico, e pavimento di musaico. Sì questo che tutti gli altri, avean de’ luminari o finestroni, qual più, qual meno, a proporzione del bisogno.

Il quarto ambulacro comune, ed il sotterraneo imperiale, conducevano ambedue al Podio; porzione forse la più osservabile di tutto il Colossèo, non conosciuta nè veduta per più secoli fino all’anno 1798, in cui felicemente cominciò a dissotterrarla il chiarissimo defonto; dietro al cui esempio si è finito di scoprirla con ulteriori scavi. Il Podio era una specie di vastissima loggia, destinata per i Magnati, e per le Vestali; dalla quale sporgeva fuori nel mezzo un maestoso balcone, che dava all’Imperatore il più distinto luogo, ed insieme il più comodo di tutti per godere degli spettacoli. Era il Podio circondato da un muro di terra cotta, che aveva di grossezza palmi 15, compresavi la stabilitura di mezzo palmo: e di lunghezza o altezza (a giudizio del Lucangeli) cominciando a misurarla dall’arena, 23 palmi. Nelle due estremità laterali del Podio, ornate ambedue di stucchi, risedevano due corpi di guardia, per onore e difesa dell’Imperatore, e degli altri distinti Personaggi. Sotto di esso vi erano 24 nicchioni, di palmi 8 e tre quarti di larghezza, 7 e mezzo