Risuonerà, prestiamo 315Attento orecchio e udremo
La non ignota voce
E sue parole. «Presso
Del tumulo muscoso
Le giovani compagne 320Ricominciaro il canto:
Finito ch’ebber l’inno,
Di nuovo l’arpa suona
E odono le donzelle
Dell’amica la voce: 325Sembra leggiero soffio
Di venticello estivo,
Che a mezzo il giorno spira,
E pur odon distinte
Le sue parole: «O care, 330O dolci mie compagne!
Che tanto in vita amai
E ch’amo ancor fra l’ombre,
Ad ora ad ora, amiche,
A me pensate!» Il guardo 335Delle compagne errando
Sul tumulo muscoso,
Scuopre là dove il core
Posa d’Eudora, sorgere
Un fiorellino azzurro, 340Che piccol core aurato
Fra cinque foglie chiude.