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     405Che da me fosti amato.
     Chiunque a me sue preci,
     Nume o mortal che sia,
     Rivolgerà, non fia
     Pago se me non preghi
     410Di te, mio Adone, in nome.»
Qui tacque, ed inclinata
     Sul giovinetto esangue,
     In lungo bacio e caldo
     Accolse la fuggente
     415Anima dell’amante.
Dal bel purpureo sangue,
     Ch’è misto di Ciprigna
     Alla divina lena,
     Nacque leggiadro un fiore,
     420Anemone chiamato.
     Come la rosa breve
     È il viver suo, e al pari
     Della purpurea rosa
     È il più bell’ornamento
     425Dell’alma primavera.