Le Fanciulle
Tu spaventarci vuoi!...
O forse, vecchierello,
Egli è così deforme, 400Che ’l solo aspetto suo
Già t’ispiri terrore? Il Pastore
Anzi di tutti i Numi
È il più leggiadro a fronte
Per fin d’Apollo istesso. 405Ma l’immensa sua possa
Limiti non conosce.
E quant’ei puote, sallo
L’orgogliosa Callisto,
Favorita di Diana. 410Ella un giorno beffarsi
D’Amore osava, ed egli:
«Il guiderdon ne avrai,»
Disse crucciato, «il giuro.»
E senz’indugio spiega 415L’infaticabil’ali,
Drittamente volando
Verso l’eccelse cime
Del misterioso Latmo,
E vi cerca un caprajo 420Ch’ha vieppiù di cent’anni.
Pendegli lunga lunga
La sconcissima barba;
E tale è sua bruttezza,
Che non ha pari al mondo. 425E gli comanda Amore
Non interrottamente
Sette notti corcarsi
In sulla istessa via,
Che ’l luminoso carro 430Di Diana percorre.
Ei sa, che in quelle notti
La colpevole Ninfa
Accompagna la Dea:
E per quanto le spiaccia, 435È forza che Callisto
Scenda dal carro immoto,
E lo squallido vecchio
Per amore o per forza
Sempre tre volte baci. Le Fanciulle 440Tu perdonaci, o Dea,
Se in più temprate note
Noi cantiamo tue lodi,
Per timor che nell’antro
Vicino Amor si svegli!... 445Ma tu dinne, o diletto
Padre, hai tu mai veduto
Amore? ed egli in fatti
Ti sembrò così bello? Il Pastore
Che mi date, o fanciulle, 450S’io vi dipingo Amore? La prima
Eccoti questa cesta La seconda
Eccoti questa coppa. La terza
Il capo adornerotti
Di berretto gentile. La quarta 455Ed io nastri leggiadri,
Ti darò, per le figlie.