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MOSCIO
IL RITORNO
Come sorge ridente
Ogni alba della state,
Così ridenti sorgono
4De’ Numi tutt’i dì.
Non così all’uom che vive
In questa terra, dove,
Negra serpe, sta sempre
8Il duolo appo ’l piacer.
L’un dell’altro lontani,
Ora ne giugne un Nume:
Diamo alla gioja, amici,
12Sì fortunato dì!
IL GUERRIERO ED IL POETA
Il Guerriero
Marita all’arpa molle
La tua femminea voce,
E cattiva le turbe,
4Che d’intorno ti stan.
Ed io coll’arco in mano
Scalerò l’alto monte,
E fra balze e dirupi
8La capra seguirò.
Cosi m’appresto all’armi
Ed alle fere zuffe,
Se un dì coprir col petto
12Fia d’uopo il patrio suol:
Se di salvar fia d’uopo
Il Re, la sposa, i figli,
I tempj degli Dei
16Degli avi miei l’avel.
Il Poeta
In suol, di sangue intriso,
Nasce ’l caduco lauro;
L’onde sacre del Vate
20Lo rendono immortal:
Onde del pari ei cinge
Ambo le regie fronti
Del nobile Guerriero,
Del nobile Cantor.