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     Tanta spiegovvi l’Arte
     Beltade e leggiadria,
     975Ch’immaginar potresti
     Ch’Amore ed i fratelli,
     Compiacere volendo
     Le Grazie, sue sorelle,
     Fabbricato l’avessero.
     980Da qual si voglia parte
     Vaghe, di scelti fiori
     Adornate scalee
     Al bel tempio conducono.
     Valicata la soglia
     985Del sacrato recinto,
     Un molle, dolce lume
     A noi d’intorno splende,
     Quale sul ciel si stende
     Allora ch’al ritorno
     990Dell’alma primavera
     Campi e boschi s’abbellano.
     Qual tre germane rose,
     Scelte fra mille e mille
     Per adornarne il capo
     995Della Diva d’amore;
     Tali le Grazie brillano,
     Miracolo dell’Arte!
     Ai due lati dell’ara
     Sorgono i cantatori;
     1000Alle Dive diletti,
     Anacreonte e Saffo,
Delle Grazie lasciato
     Il decoroso tempio,
     Noi dirigemmo i passi
     1005Ver quello delle Muse.
Camminando vediamo,
     Che il vento d’orïente
     Lacerava il nemboso
     Velo che ricopriva
     1010Dell’Elicona i gioghi.
     Stammi dinanzi agli occhi
     La catena de’ monti
     Grandiosi ed altissimi,
     Quale lucente schiera
     1015D’impavidi Titani
     In atto di riposo,
     Ma minacciante e pronta
     Ad assalir l’azzurra
     Sede degl’immortali.
1020Eccoci al maestoso
     Tempio delle Camene!
     Sovra isolata rupe
     Ch’altissima si ride
     Delle orrende tempeste
     1025E degli eterei strali,
     Benchè talor la scuotano,
     Alzasi ottangolare,
     Da tutti i lati aperta,
     All’Aquilon ghiacciante
     1030Quanto al cocente Noto
     La incantata dimora
     Delle Muse, edifizio
     Leggiero, eppure eterno.
     Nel suo sacro recinto
     1035Si diffonde, qual onda
     Limpidissima, nata
     Da permamente fonte
     E che ogni lato ingombra
     Del cielo, un dolce e vago
     1040Chiarore, che abbellisce
     Ed accresce ogni oggetto,
     Che da lui vien toccato.
     Simili a Semidei,
     Vidi, del tempio al centro,
     1045Omero in attitudine
     Di togliersi dal capo
     Una parte dei lauri
     Per ornarne la fronte
     Del giovinetto Esiodo;
     1050Vidi presso al grandioso
     Pindaro la felice
     E timida Corinna.
     Ma qual pennel potria
     Degnamente dipignere
     1055L’aspetto delle Muse?
     M’accecava lo sguardo