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DISCORSO PRELIMINARE





I


La poesia alemanna, che a’ dì nostri rivaleggia con quella delle più colte nazioni d’Europa, era rimasta fino alla metà del XVIII secolo pressochè bambina. Causa principale di questo ritardato sviluppo fu la lentezza con cui la lingua tedesca raggiunse la perfezione di cui era suscettibile in grado eminente. Fu soltanto a mezzo il XVI secolo che il troppo noto Martino Lutero nella sua versione della Bibbia contemperò il natio linguaggio a tutti gli stili. E benchè molti scrittori, dietro l’esempio suo, si dessero a scrivere i loro versi non più in latino, ma in tedesco, niuno però era ancor riuscito a dare un modello che tutta quanta mostrasse la forza e la bellezza di quello stupendo idioma; giacchè possedevano bensì i Tedeschi molti verseggiatori, incominciando dai poemi dei Nibelungen e de’ Minnesänger, inni religiosi, tavole e informi tentativi drammatici; ma niun poeta aveva ancora levato tal grido di sè, che i diversi popoli
della intera Germania potessero vantarlo come una gloria nazionale. E allora soltanto il poterono sperare allorchè Klopslock pubblicò i primi canti della Messiade dalla quale, dice la Staël, bisogna fissare l'epoca della poesia alemanna. Federigo Amedeo Klopstock nacque a Quedlinburgo 1 il 2 luglio 1724. Suo padre, che aveva colà un piccolo impiego, era uomo originale, che dava fede ai presentimenti ed alle apparizioni del diavolo; ma di retti principj, ed amoroso della prole, non trascurò, quantunque di scarse fortune, l’educazione di Amedeo. Il quale venne posto a fare i suoi primi studj nel collegio di Pforta presso Naumburgo, dove imparò le lingue antiche, prese a conoscere ed apprezzare gli scrittori classici, e diede saggi precoci del suo genio poetico, che lo fecero salutare dai condiscepoli come il bardo della scuola. E già bolliva nella giova-
  1. Città dell’alta Germania, appartenente in allora alla Sassonia, e posta vicino alla frontiera orientale del regno d’Annover.