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QUATTRO DIMENS. DEL MINKOWSKI 79

tavola come in quiete, il che è molto prossimo alla realtà. Niente però m’impedisce d’immaginare un sistema che abbia, rispetto ad essa tavola, una velocità relativa tale che nell’intervallo di tempo che separa le due macchie uno dei suoi punti sia precisamente passato dall’una all’altra; le due macchie saranno, ma in istanti differenti, al medesimo punto di questo sistema: supponiamolo costituito da una sottile striscia di carta, come quella dei telegrammi, sulla quale si sia collocato un piccolo osservatore; questi penserà che è tranquillamente rimasto al posto e che due volte, a breve intervallo, l’inchiostro gli è fischiato agli orecchi; se l’inchiostro è caduto in due punti differenti della tavola, è che questa si sposta sotto di lui con una grande velocità; per questo osservatore i due avvenimenti non sarebbero quindi distinti che nel tempo, ma non lo sarebbero nello spazio. Questo non è il solo caso possibile; supponiamo che i due avvenimenti, che si sono prodotti alla distanza di un metro, si siano succeduti in meno di un trilionesimo di secondo; non si può piú immaginare un sistema che in questo piccolo intervallo, si sia spostato da una macchia all’altra, perché gli sarebbe necessaria una velocità superiore a quella della luce, il che è impossibile. Al contrario, ma noi qui non lo possiamo dimostrare, se ne può trovare uno nel quale i due avvenimenti sono simultanei e non sono distinti che nello spazio. Minkowski direbbe: “Questi due avvenimenti sono separati da un “intervallo spaziale,” i due primi lo erano da un “intervallo cronologico.” È facile vedere che il fe-