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56 | LA RELATIVITÀ PARTICOLARE |
supponendo di piú che ciascun punto del sistema è munito del suo orologio. Si vede senza fatica che due di questi, sincroni di un terzo, sono sincroni tra loro; io non ho quindi bisogno che di un solo orologio tipo sul quale renderò sincroni gli altri ed avrò risolto in modo assolutamente soddisfacente il problema della determinazione del tempo in un sistema (è il procedimento che si può supporre impiegato pag. 40).
Immaginiamo ora piú sistemi, due per esempio, in movimento relativo rettilineo ed uniforme; si possono rappresentare come delle espressioni puramente matematiche, il che permetterà loro di spostarsi l’uno in rapporto all’altro penetrandosi. Si può, per esempio, immaginarli come formati di rette, o di superfici piane simili a dei fogli di carta, le rette o le superfici dell’uno scivolanti con un movimento rettilineo ed uniforme sulle rette o le superfici dell’altro, con le quali esse sono geometricamente confuse. Ogni punto può allora essere considerato come appartenente ai due sistemi, oppure, ciò che è lo stesso, ogni punto di un sistema è confuso ad ogni istante con un punto determinato dell’altro. Supponiamo ora tutti questi punti muniti di orologi, con la condizione essenziale che tutti quelli di un medesimo sistema siano sincroni tra di loro. Due orologi, appartenenti ciascuno ad un sistema differente e trovantisi ad un dato istante in uno stesso punto, possono segnare la stessa ora in questo istante. Ne consegue, in modo generale, che due orologi di sistemi differenti segnano la stessa ora nell’istante nel quale si incontrano?