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LA TRAIETTORIA CURVA ETC. 109

per molto tempo ancora non sarà considerato come abbastanza grande. Infatti non vi sono in natura campi di gravitazione di una intensità tanto formidabile come quella che noi abbiamo ammesso. L’attrazione che il sole esercita su di un punto della sua superficie è all’incirca 28 volte quella che la terra esercita su di un punto della propria; un corpo in caduta libera, percorre sulla terra m. 4,90 nel primo secondo e 135 metri sul sole; la velocità di caduta libera aumenta presso di noi, di m. 9,81 al secondo, di m. 270 sul sole; il campo di gravitazione del sole non sarebbe quindi il 1/100 di quello che noi abbiamo supposto. E questo calcolo poi non è valevole che in prossimità immediata della superficie solare; ad una distanza di un raggio la gravitazione è diminuita di 3/4. Le condizioni sono piú favorevoli in ciò che concerne l’estensione del campo nello spazio. Abbiamo ammesso 300.000 chilometri come larghezza della gabbia; il diametro del sole raggiunge 1.400.000 chilometri, 4 o 5 volte tale distanza, e il campo si fa sentire, benché affievolito, naturalmente, a distanze ancora piú grandi. Questo rapido calcolo, piuttosto questa valutazione, per quanto grossolana essa sia, dimostra abbastanza che, per le nostre deviazioni noi non potremo sperare che angoli molto piccoli, appena al limite delle grandezze percettibili. Non si può pensare a mettere in evidenza la curvatura di un raggio luminoso per mezzo della luna, e ciò è deplorevole, poiché si avrebbero numerose occasioni di osservazione. Siamo obbligati a rivolgerci alla deviazione attraverso il