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INERZIA E GRAVITÀ | 99 |
un marco tedesco ed uno scellino inglese fossero equivalenti, identici anzi. In conseguenza del precipitare dei cambi, noi sappiamo che il rapporto tra la moneta tedesca e quella inglese è costantemente variabile e assolutamente indeterminato. Ma ciò non impedisce che ad un dato istante vi sia sempre proporzionalità fra le due monete; valga poco o molto il marco, io riceverò in tutti i casi per 200, 300, 400 marchi una quantità di denaro inglese 2, 3, 4 volte maggiore di quella che riceverei per 100 marchi. Allo stesso modo il rapporto tra l’inerzia e la gravità può variare secondo i luoghi, ma in uno stesso punto vi è proporzionalità assoluta tra di loro.
Una conseguenza ben conosciuta di questo fatto è che, astrazione fatta dalla resistenza dell’aria, tutti i corpi cadono con la stessa velocità sia che si tratti di una palla di piombo o di una piuma. Da che cosa proviene ciò? Sembrerebbe, dal momento che l’attrazione piú grande viene esercitata sul corpo piú pesante, che questo dovesse cadere piú velocemente; ma il corpo piú pesante è anche il piú inerte e oppone la resistenza piú grande alle variazioni di movimento, esso deve perciò mettersi in movimento piú lentamente. La “proporzionalità perfetta” tra l’inerzia e la gravità ha per conseguenza l’identità dei movimenti di caduta per tutti i corpi. Questa identità persisterebbe quindi su tutti gli astri.
Tutto questo, bene inteso, è conosciuto da secoli ed è familiare a tutti i fisici. Ma Einstein per il primo si è domandato se era giusto considerare una cosa tanto notevole e tanto generale, quale