Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
20 | Lettera di Emanuele Kant |
Lo stimolo alla cena può diventare una morbosa sensazione, che si perviene a signoreggiare col fermo proponimento in modo da più non accorgersene.
IV.
Della morbosa sensazione prodotta dal tempo
inopportuno a pensare.
Il pensare è un nutrimento per un letterato, senza cui non può vivere, quando fia desto e solo; consiste nell’imparare (leggere i libri), o nell’ideare (riflettere, inventare). Ma l’occuparsi di un pensiero fisso nel mangiare ed andare e molestar per siffatta guisa con due travaglj la mente e lo stomaco, o la testa ed i piedi, l’uno produce l’ipocondria, l’altro la vertigine. Onde potere, mercè la dietetica, signoreggiare questo stato morboso, null’altro occorre che far alternare la meccanica occupazione dello stomaco o del ventricolo colla spirituale nel pensare, arrestare il pensare a bello studio durante il tempo dedicato alla restaurazione, ed aprire il varco al libero giuoco della fantasia, locchè richiede però presso quelli che studiano, un generale e fermo proponimento della dieta nel pensare.
Trovandosi ad un pasto senza compagnia occupato in leggere i libri o nel riflet-