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12 | Lettere di Emanuele Kant |
filosofare senza appunto essere filosofo è anch’esso un rimedio a rimuovere molte disaggradevoli sensazioni; per lo contrario la filosofia, che trova il suo interesse all’intero dello scopo della ragione (il quale è un’assoluta unità), trage seco un sentimento della forza, molto ben atto a bonificare in certa misura le fisiche debolezze della vecchiaja con una ragionevole stima del valore della vita. Altre cose ancora, le quali valgono a dilatare la sfera delle cognizioni, benchè non appartengano alla filosofia, producono lo stesso o il consimile effetto.
Ma mere bagattelle operano in alcune teste limitate, in uno stato senza cure, qual surrogato, quasi lo stesso, e quelli che col far niente hanno sempre tanto a fare, invecchian essi pure... Un uomo molto attempato trovò cosa di molto momento in quella che varj pendoli della sua sala dovessero suonare sempre uno dopo l’altro, e non mai contemporaneamente; locchè teneva occupato tutte le giornate tanto di esso lui, che dell’oriuolajo: quest’ultimo non ci perdeva. Altri trovava occupazione bastevole nel dar da mangiare ed aver cura dei suoi uccelli da canto, onde supplire così il tempo tra il dar da mangiare a sè stesso ed il sonno. Una vecchia signora possidente trovava un tal compimento nel filare immischiandovi insignificanti discorsi, che nell’età molto