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10 | Lettera di Emanuele Kant |
frequente e soverchio uso. Lo stoicismo, quale principio della dietetica (sustine et abstine), non appartiene quindi soltanto alla filosofia pratica, come etica, ma ancora come medicina. Questa è in allora filosofica, quando la sola forza della ragione nell’uomo di padroneggiare i proprj sensuali sentimenti, col mezzo di un principio dato a sè stesso, vi fissa la maniera di vivere; ma se ond’eccitare ad impedir tali sentimenti, si cerca l’ajuto fuori di sè in rimedi fisici (nella farmacia e chirurgia), allora sarà soltanto empirica e meccanica.
Il calore, il sonno, la troppa cura di sè nel non malato, siffatti mali sono tutti abitudini della comodità.
1. Dietro la sperienza fatta sopra me stesso, non posso acconsentire al precetto: “Deggionsi tener caldi testa e piedi”. Io al contrario trovo più opportuno di tener freddi entrambi (ai quali i Russi aggiungono il petto), appunto per la sollecitudine di non infreddarli. — Egli è certo più comodo il lavarsi i piedi in acqua tiepida, che il farlo nel tempo d’inverno con acqua freddissima; ma si evita in questo modo il male della rilassatezza de’ vasi sanguiferi, in parti tanto remote dal cuore, che nella vecchiaja conduce sovente seco un’incurabile malattia di piedi.
2. Il dormir lungo tempo, o dormir molto è certamente un gran risparmio del disagio,