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cise, che in appresso cominciarono con Piccard, de’ quali risultati abbiamo già parlato.


V.


Delle misure, e se sia possibile di poter avere una misura fondamentale, perpetua, invariabile e generale.


A farci, per mezzo di ciò che si è detto, solamente una ristretta idea della grandezza della terra, dobbiamo conoscere la misura fondamentale, o sia l’unità che moltiplicata deve rappresentarci la grandezza.

L’unità chiamiamo miglio: ciascuna nazione ne concepì uno proprio diverso dagli altri. Ancorchè si prese per miglio la quindicesima parte d’un grado dell’equatore, si restò sempre all’oscuro, come abbiamo già detto. Se non si conobbe il grado, come si potè dunque avere una precisa idea della sua quindicesima parte? Questa non si poteva nè anche guardare in un colpo d’occhio: vi volle dunque una minore unità per valutarla.