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astronomiche, trovò che il suo orologio esattissimo a pendolo, preso con sè a Parigi, restava quivi giornalmente 2 minuti 28 secondi indietro, perlochè dovette accorciare il pendolo di 1 ¼ di linea, per fargli battere i secondi. Questa esperienza, confermata da un’osservazione di dieci mesi e riportata in Francia, suscitò l’attenzione e l’esame di tutti gli astronomi e filosofi1. Halley, inglese, osservò nel 1675 sull’isola di sant’Elena il medesimo fenomeno; ed altri osservarono il movimento accelerato del pendolo sotto i poli, e la prolungazione necessaria di esso per farlo battere i secondi. Un pendolo a secondi in Quito, sotto il 0°, 25 di latitudine meridionale, è lungo 438 82/100 linee: a Cayenne, sotto il 5°, di latitudine settentrionale, 439 19/16: Parigi, di 48° 50' di latitudine, 440 17/30: a Pelle, di 66° 47', di latitudine, 441 17/360.
Da ciò si vede chiaramente che sotto l’equatore i pesi perdono della loro gravità, e sotto il polo ne acquistano; ovvero che
- ↑ Ved. Richer. recueil d’observations faites en plusieurs voyages. Paris 1693.