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Nel gran freddo del 1709 il ghiaccio coprì il mar baltico sulle coste della Prussia in tanta distanza, che dalle torri più alte sulla spiaggia non si potè scoprire il fine. Il medesimo caso seguì più volte negli anni seguenti, e sino ai tempi moderni. Il sono della Botnia gela più frequentemente, ed ordinariamente si viaggia nell’inverno sulle slitte da Grisleham sulle isole di Alland, verso la Finlandia, per una estensione di 9 miglia geografiche; di queste se ne fanno 6 miglia sopra il ghiaccio senza toccar terra. Acerbi, il quale, unito a varie altre persone, fece questo viaggio nel 1799 sopra otto slitte, confessa che quivi si presenta all’occhio lo spettacolo più spaventoso, la di cui novità eccita dello stupore ne’ viaggiatori. Videro intorno a sè un immenso caos di punte di ghiaccio rappresentanti tutte le possibili forme e figure, e che faceva pompa colle più belle stalattiti di un colore verde turchiniccio. Durante il viaggio non incontrarono nissun uomo, nissun animale, nissun uccello, in somma nè anche una sola crea-

    no al mondo tradotte da Giorgio Forster, Berl. 1783. p. 69-72.