Pagina:Kant - Geografia fisica, 1807, vol. 1.djvu/37


5

cessità del mondo dalla sua figura rotonda, e dal movimento circolare; ma egli riuscì cosi poco a rendere evidente il principio da lui dimostrato, che si durò ancora per lungo tempo a disputare sulla figura della terra. Quello poi che Pitagora (se dobbiamo credere a Diogene Laerzio)1 e Platone2 ed Aristotile3 e Cicerone4 o credettero od insegnarono intorno agli antipodi, e le opinioni che a questi autori su di un tal proposito si attribuirono, ebbero sì debole fondamento, e partivano da sì stravaganti idee, che Strabone giudicò meglio di non farne alcuna menzione, e solamente ammise con difficoltà e con timore la rotondità della terra; la qual cosa fu da Plutarco creduita degna di derisione. Nel suo libro della faccia della luna5 questo autore si ride di que’ filosofi i quali, per non rinunciare alla loro ipotesi, amano. d’immaginare, che uomini ragionevoli e sobrj, a guisa d’ubbriachi

  1. Lib. VIII. edit. Menag. p. 220. B.
  2. Ibid. Lib. III. p. 75. F.
  3. De Coelo II. fin. opp. edit. Paris. du Val. tom. 1. p. 6g3.
  4. Acad. Quaest. IV. 39. Som. Scipio. 6.
  5. Tom. 2 delle sue opere p. 934 ed. Franc.