terrarum. A questa opinione applaudirono pure i Romani1. Gli Ebrei, per non essere esenti da alcuna pazzia, fondarono la terra sopra sette colonne, e ne fecero centro Gerusalemme, citando a questo proposito i passi de’ Profeti2. I Cristiani, eredi di tutte le sottigliezze superstiziose degli Ebrei, non solamente adottarono, ma credettero avvalorare la loro opinione col sostenere, che il Messia nel centro della terra dovette incominciare la redenzione. Qual meraviglia dunque, se avevano tanta avversione a credere l’esistenza degli antipodi? Lattanzio, il quale nel quarto secolo dopo Cristo insegnò in Nicomedia la rettorica, dice essere un errore ridicolo il credere, che vi siano uomini le cui vestigia s’imprimano sopra la loro testa, e paesi dove tutto ciò che da noi si trova penda al rovescio ingiù, dove il frumento e gli alberi crescano all’ingiù, e la neve e la pioggia cada all’insù3. Egli ammira la fantasia de’ filosofi la
- ↑ Liv. 38. 48 e Claudian. in prol. paneg. de consul. Mallii Theodori.
- ↑ Ezech. v. 4.
- ↑ Lactant. de falsa sapient. III. 24. Quid illi qui