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al triplo quando arrivò alla valle che giace al piede di questo boschetto (poichè qui l’aria era più riscaldata). Alcuni viaggiatori che si trovarono in quel momento nella valle, furono assai spaventati da questo fenomeno, del quale non si poterono fare la minima idea; e benchè passasse molto vicino a loro, non ne furono punto offesi. La colonna in breve tempo percorse la valle, e mosse le pietre che vi erano; poi passò verso l’est accanto al boschetto di Frionet, incontrò l’estremità della casa, scosse con molta violenza un libero, sotto il quale uno dei domestici si era rifugiato, in modo che questi temè di essere ucciso; la terra tremò sotto i suoi piedi, ma il turbine innalzandosi immediatamente, gli diede tempo di fuggire, senza che gli accadesse veruna disgrazia. Più che il turbine si allontanò, più presto parve camminare. Passando sopra un fosso da poco tempo scavato, lo riempì di terra e pietre, e segnò il suo cammino sopra un campo arato con impronte simili ai solchi fatti dall’erpice. Di là passò sopra un terreno inclinato, e poi sopra un campo di grano di 30 a 40 jugeri d’estensione.