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rirono. Ai 27 di agosto vidi nuovamente una tale colonna sulla terra stessa: anche questa pendette come un lungo cilindro dalle nuvole grosse, e fu dal vento condotta sopra la terra. L’acqua s’innalzò spiralmente in essa, ed attirò tuttociò che incontrò, come i covoni, le stoppie, i rani piccoli e gli arboscelli, facendoli girare in circolo fin all’altezza di 15 aune. L’acqua essendo arrivata a quest’altezza, si distese per tutt’i lati, e cadde in qualità di neve sulla campagna; durante ciò, la colonna delle nuvole, movendosi spiralmente, attirò altre cose in alto, ove il vento la condusse; e finchè io ho potuto osservare questa colonna, la parte inferiore di essa seguì sempre la superiore. Il tutto finito, si trovò il grano disperso nella campagna. Il più notabile fu, che il turbine strappò colle radici tutti gli olmi ai quali potè arrivare, conducendoli ad un’altezza considerabile; come pure strascinò una quantità di passeri ed altri uccelli, che si trovarono tra la biada, i quali dopo aver passato sforzatamente la colonna, caddero estenuati in terra. Dopo alcune ricerche più esatte seppi, che questo turbine venne egualmente dal mare, ove probabilmente ebbe il suo principio“.