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tenzione fu inutile, e non potei rivedere nè i primi tubi, nè altri nuovamente nascenti. Tali colonne di acqua minacciano per mare i più terribili pericoli; perchè incontrando esse un vascello, s’avvolgono tra le vele in modo, che l’alzano altamente in aria e poi lo lasciano cadere sino al fondo. Questa disgrazia può accadere particolarmente ai piccoli bastimenti o alle barche. Se non levano di fatto il vascello in aria, almeno strappano tutte le vele, o l’inondano colla loro intera massa di acqua, ed ordinariamente lo conducono al precipizio. Senza dubbio in questo modo è perito il maggior numero de’ vascelli de’ quali non mai più si è avuta notizia, e che per un tal avvenimento colarono a fondo1.“

Le Gentil, nel suo viaggio intorno al mondo2, dà la seguente descrizione della tromba marina. „In tempo che il cielo era assai coperto, vidimo alle undici ore prima di mezzo giorno, circa un quarto di mi-

  1. Lo schiarire fatti simili è difficile; chi ci porterà la notizia di un vascello distrutto da una tromba marina? quindi dobbiamo credere, che Thevenot lo abbia soltanto supposto.
  2. Tomo I. pag. 191.