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non ne conoscevano l’uso. Cagione di ciò era la loro posizione isolata; mentre le montagne alle spalle, ed il gran mare davanti impedivano loro di conversare cogli altri popoli, e di fare la loro conoscenza, finché i nuovi viaggiatori non vi approdarono.

ll viaggiare istruisce assai; esso ci leva tutt’i pregiudizj popolari, quelli della religione, della politica, della famiglia, dell’educazione. Egli dà allo spirito umano quel carattere generale, che piace tanto ne’ Francesi, i quali in così gran numero scorrono una buona estensione di terra. La geografia supplisce ai viaggi, ed estende considerabilmente le nostre cognizioni. Essa ci rende cittadini del mondo, e ci mette in correlazione colle nazioni più rimote. Senza di essa siamo limitati alla città, alla provincia, al regno nel quale viviamo. Con lei, malgrado di tutt’i legami, null’altro siamo che figli della natura. Ella ci mostra le vicende delle organizzazioni, e dei regolamenti umani, e i cambiamenti delle costituzioni religiose e civili; c’insegna ciò che di me-