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dono unicamente dalla direzione degli scogli e banchi d’arena nascosti, i quali formano il letto più o meno profondo. Essendo il suolo eguale, la corrente vi passa quasi insensibilmente; ma elevandosi poi gli scogli sui lati, la corrente passa con maggior impeto: e più che questi scogli si avvicinano fra loro, più cresce la rapidità. Quindi alcune di queste correnti sono veloci, altre lente, alcune brevi, altre estremamente estese, queste assai larghe, quelle strette. Tutte queste circostanze, per mezzo di varie unioni e mescolanze, producono tanta varietà nelle correnti, che, fuori della causa della loro origine, null’altro di comune si può osservare.

Le correnti cagionate dal flusso e riflusso, spesso corrono a dirittura incontro al vento; di ciò si servì con astuzia un corsaro inseguendo un bastimento. Egli si accorse che, malgrado di avere spiegate tutte le vele, non si avvicinava a quel vascello, ed al contrario si vedeva sempre più allontanato; quindi attribuì la cagione ad una corrente opposta alla direzione del vento: abbassò le vele, gettò l’ancora, ed aspettò la preda in questa posizione.