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sempre circa due ore e mezzo dopo che la luna ha passato il meridiano di un luogo. In quelle regioni dell’oceano che giacciono immediatamente sotto la luna, il flusso e riflusso è sempre più considerabile, cioè, cominciando dall’equatore fino ai tropici; e tutt‘i mari che giacciono al di là hanno questo movimento tanto minore, quanto è maggiore l’arco del meridiano tra lo zenit e lo stato più alto della luna. Finalmente l’altezza del flusso, che in un luogo non è sempre il medesimo, si regola esattamente secondo la posizione della luna, essendo maggiore in tempo della luna nuova e della piena, e minore dopo il primo ed ultimo quarto. Descartes fu il primo che fece riflettere sulla dipendenza del flusso e riflusso dal corso della luna, e che insegnò di cercare nella luna le cagioni di questi cangiamenti. La maniera colla quale egli spiegò questa coerenza non fu la più felice: egli sostenne che la luna, passando sopra il nostro orizzonte, comprimesse l‘atmosfera, e questa il mare, obbligandolo con ciò di calare. In questa ipotesi non si potrebbe spiegare, come gli antipodi abbiano il flusso nel medesimo tempo, mentre quelli che ne sono