landa si conosce assai bene l’utile dell’olio, e se ne fa uso in varie circostanze: così conviene usarlo, salvandosi nella lancia di un vascello che va a picco, e particolarmente approdando sulla costa ove si rompono assai le onde. Quando le lancie groenlandesi partono per la pesca della balena, trovasi sempre sulla prora del vascello una botticella di olio per tranquillare con esso la veemenza delle onde che impediscono la pesca, e minacciano di rovesciare la barca. Ma nei grandi pericoli e nelle burrasche gagliarde questo rimedio è stato trovato senza alcun effetto ed inservibile». Ciò non ostante marita tutta l’attenzione quello che ne dice Franklin in una delle sue lettere, cioè «Nel 1757 mi trovai in mare, circondato da une flottiglia di 90 vascelli destinati per Luisburg; osservai, che sotto due vascelli il movimento dell'acqua era uniforme e tranquillo, mentre l’acqua sotto gli altri era in gran moto, cagionato dal vento: siccome non sapeva darmi alcuna ragione di questa differenza, ne interpellai il capitano. I cuochi rispose egli, senza dubbio hanno gettato via l’acqua grassa, e questo avrà un poco unto i fianchi del vascello. La sua risposta però