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mava le onde del mare, e narrano che i marangoni prendevano sempre un poco di olio in bocca per abbonacciare l’acqua sopra il loro capo, e per renderla più trasparente. Questo metodo si usa ancora al tempi nostri, e con felice successo. Essendo mosso il mare, diventa oscuro e torbido sul fondo di esso, poichè i raggi di luce non possono penetrarvi. Un poco d’olio lasciato dalla bocca dei marangoni tranquilla uno spazio d’acqua sufficientemente grande sopra il loro capo, la rende trasparente, e forma quasi una finestra per la quale passano i raggi della luce. A Gibilterra, ed in molti altri siti delle coste di Spagna, i marinai gettano l‘olio sul mare per vedere nel fondo le ostriche. I marinai scozzesi conoscono i siti ove si trattengono le aringhe dalla tranquil-

    ce subito l’appianamento, non perchè i venti sdrucciolino sulla superficie in causa del suo unto, come ha detto Aristotile, ma per la ragione che le onde toccate da qualche umidità si abbassano . Ma l’olio ha la proprietà di produrre sul fondo del mare uno splendore ed una trasparenza, mentre l’umidità è sciolta per mezzo dell’aria; perchè l’olio non dà luce solamente a quelli che in tempo di notte cercano le spunghe sulla superficie del mare, ma benanche, lasciandolo a goccia a goccia sortire dalla bocca, dà la luce e quelli che di giorno cercano sul fondo del mare.