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un vaso, ma ponendo l’acqua all’oscuro, non vedeva punto lo splendore, finchè prima colla mano non la metteva in movimento. Egli filtrava l’acqua con un panno fino e spesso, dopo di che il panno luccicava nell’oscuro, ma non più l’acqua filtrata; lo splendore sul panno consisteva in infiniti piccoli punti luccicanti, i quali erano finissimi, grossi per la metà di un pelo dell’occhio, e di colore giallo nericcio. Per mezzo del microscopio scopriva de’ vermi i quali, simili al maggior numero delle specie delle ninfe, erano composti di anelli, sui fianchi avevano molte paja di setole invece di piedi, ed alla testa 4 antenne; essi luccicavano in tutto il corpo, e non come gli altri vermi, in una sola parte di esso; e ciò particolarmente quando stavano fermi. Nella primavera dimorano volentieri sull’alga; nell’estate si estendono sopra tutto il mare, ove per lo più si trattengono sulla superficie. Allorquando l’acqua luccica molto in tempo di notte, i pescatori aspettano la burrasca e il tempo cattivo; il maggior movimento dei vermi, poco prima della burrasca, forse si può attribuire ad un presentimento dell’in-