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zione con essa, ella dunque non è un sistema naturae, non un registro nè un inventario delle cose isolate della natura medesima. Un sistema di natura, come quello di Linneo, o di qualunque altro, racconta tutte le cose isolate di lei, le esamina una dopo l’altra, le unisce con arte e logicamente, e le divide, secondo una qualche somiglianza ritrovata, in nomi e classi, come secondo le unghie fesse, per soccorrere alla memoria. La geografia fisica dà piuttosto una idea dell’insieme, secondo lo spazio ovvero il globo, e segue nella descrizione delle parti le leggi e l’ordine della natura. Essa ci rappresenta le cose naturali secondo le loro specie e le loro famiglie, secondo il luogo della loro nascita, o i luoghi sui quali la natura le ha collocate. Ci descrive lo stato e la qualità delle cose naturali in un certo tempo, per esempio del presente, e considera lo stato passato solamente come un mezzo che contiene alcune cagioni per la loro spiegazione, ovvero per lo contrario, quando lo stato presente è la conseguenza visibile dell’antecedente.