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del fondo, nell’aria o in altri accidenti. Così il mare, verso il polo artico sembra più nereggiante; nella zona torrida, più bruno; negli stretti di mare, più bianco. Presso Maldivia è desso nero come l’inchiostro, probabilmente a cagione delle miniere di carbone, e di un’altra materia negra del fondo. Presso la Vera Crux è bianco a cagione del fondo calcareo. Qualche volta si sono osservate pure delle strisce gialle sul mare, le quali erano cagionate da animaletti assai piccoli o delle piante. Del mare morto si è sostenuto, più per lo passato che attualmente, che la mattina sia nero, al mezzo giorno, turchino, e la sera, rosso o piuttosto giallo: ciò si spiegherebbe ancora per mezzo dell’ottica, essendo un effetto dipendente della situazione del lago, dal punto dove è posto il sole, e dalla qualità del suolo che lo circonda; fra gli antichi ne fa di esso menzione particolarmente Giuseppe. I miri nominati secondo un colore, come il rosso, il bianco, il noto, il mare purpureo, il lago turchino, non hanno colore diverso da quello di qualunque altr’acqua marina: questi nomi forse sono stati attribuiti a circostanze secondarie, le quali al pre-