tori di Cadice videro sull’acqua una figura umana che nuotava e s’immergeva; la presero, e dalla parola Lierquanes, ch’egli pronunciò, credettero di riconoscere Francesco Della Vega, che da 5 anni in dietro si era perduto. Un francescano, Giovanni Rosende, lo condusse in quel villaggio; essendo ancora distante un quarto d’ora di cammino, Francesco raddoppio i passi, e corse addirittura verso la casa di sua madre, la quale lo riconobbe benissimo, come pure due de’ suoi fratelli: Francesco al contrario non esternò alcun sentimento verso la madre nè verso i fratelli, e non parve punto sorpreso. Egli restò nove anni appresso la madre; il suo intelletto fu sì debole, che altre parole non imparò a dire, che vino, pane , tabacco, ed anche tali core non disse sempre a proposito: al più egli potè servire da portar lettere e pacchetti. Dopo nove anni scomparve di nuovo senza che si avesse avuto alcun indizio di lui. D. Paolo Muccia, che nel 1766 si fece vedere nuotare a Napoli, potè restare 5 minuti sott’acqua senza incomodo: la leggerezza specifica del suo corpo rapporto all’acqua fu sì grande, ch’egli con un peso di 30 libbre napolitane