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un cammino uniforme. Io regolo questo orologio secondo il meridiano del paese ove mi trovo, ed avendo qualche sospetto sul suo andamento poco esatto, lo regolo, poco prima dell’ecclissi, per mezzo della osservazione delle stelle, poichè la posizione del sole rispetto alle stelle fisse è perfettamente conosciuta, di modo che la semplice osservazione di una stella è sufficiente per fissare il luogo ove il sole a quell’ora si trova; e per mezzo di questo posso calcolare le ore che devo marcare l’orologio giusta il meridiano del paese ove sono. Essendo dunque ben regolato il mio orologio, dipende ancora il tutto dal sapere, se il calcolo sopra Londra o Parigi sia esatto; ciò si prova subito col ripassare i calcoli sopra questi paesi, per persuadersi pienamente della loro esattezza.
La sola difficoltà che qui si oppone è di dover aspettare un tal fenomeno per calcolare la longitudine di un paese. In terra ferma, dove non c’è fretta, volendo, per esempio, sapere la longitudine di Koenigsherg, posso aspettare un momento favorevole a questa operazione; ma non cosi accade in mare. Sulla terra non abbiamo nè anche bisogno di aspettare l’ecclissi lunare; poichè ci