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vi prefazione a questa traduzione

nia prestabilita (Leibniz), e si rifugia in ambo i casi nell’intervento divino. «Se non che, il Deus ex machina, per la determinazione dell’origine e del valore delle nostre conoscenze, è ciò che di più assurdo si possa soltanto pensare, e oltre al circolo fallace, che importa nella concatenazione logica delle nostre idee, ha lo svantaggio di venire in aiuto al fantasticare delle chimere divote e sofistiche.» La sua ricerca quindi s’indirizza alle «fonti della conoscenza intellettuale» per determinare la natura e i limiti della metafisica. «Ora sono in grado di fornire una critica della ragion pura, contenente la natura della conoscenza, sì teoretica che pratica, in quanto semplicemente intellettuale: di cui prima elaborerò la prima parte circa le fonti della metafisica, i suoi metodi e limiti; e la pubblicherò forse fra tre mesi»1.

In questa lettera apparisce la prima volta il titolo della prima e maggiore Critica, concepita tuttavia come un sol tutto con la seconda. Ma della prima si comincia già a vedere anche l’indipendenza dalla seconda nel disegno dell’autore, dove ne accenna il contenuto, dicendo che essa comprenderebbe «una critica, una disciplina, un canone e una architettonica della ragon pura»: che sono, infatti, le principali sezioni della Critica della ragion pura.

Pure, trascorsero più di tre mesi e di tre anni prima che l’opera fosse scritta. Lo stato della salute, molto cagionevole, e la difficoltà delle analisi laboriose richieste sopra tutto dall’Analitica trascendentale, obbligaroon Kant a lavorarvi attorno ben dieci anni: durante i quali non pubblicò se non alcuni piccoli scritti di nessun interesse per la sua filosofia critica: una recensione d’uno scritto Sulla differenza di struttura tra le bestie e gli uomini (1771), una dissertazione Delle diverse razze umane (1775), e tre articoli pedagogici sul Filantropino del Basedow (1776, 77, 78).

Nè la redazione dell’opera progrediva a passo a passo col tempo. Anzi, è fuor di dubbio, che essa prese nel pen-



  1. X, 126.