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introduzione 55

l’apparenza della necessità. Alla quale asserzione, distruttiva di ogni filosofia, pure egli non si sarebbe mai lasciato andare, se avesse avuto innanzi agli occhi il problema nostro nella sua universalità; poichè allora avrebbe visto che, secondo i suoi argomenti, non potrebbe esserci più neppure una matematica pura, perchè questa comprende certamente principii sintetici a priori; affermazione della quale il suo buon senso allora lo avrebbe ben preservato.

Nella soluzione del superiore problema è risposta a un tempo la possibilità dell’uso puro della ragione per fondare e recare in atto tutte le scienze che contengono una conoscenza teorica a priori degli oggetti, con concetti, e, cioè, la risposta alle domande:

Com’è possibile una matematica pura?

Com’è possibile una fisica pura?

Di queste scienze, poichè esse realmente ci sono, convien bene domandarsi come sieno possibili, poichè che debban esser possibili, è provato dalla loro stessa esistenza di fatto1. Per ciò che riguarda la metafisica, il suo progresso fin qui assai infelice, poichè di nessuna delle metafisiche fin qui esposte, per ciò che spetta al suo scopo essenziale, si può dire che essa realmente esista, deve ad ognuno lasciar dubitare con ragione della sua possibilità.

Ma, tuttavia, anche questa specie di conoscenza deve, in un certo senso, essere considerata come data, e la metafisica, se pure non come scienza, esiste certo come tendenza naturale (metaphysica naturalis). Giacchè la ragione umana viene irresistibilmente, anche senza che la muova la semplice velleità di molto sapere, incitata da un proprio bisogno, e muove incontro a quei problemi che non possono



  1. Taluno potrebbe ancora dubitare che questa esistenza l’abbia la fisica pura. Ma basta dare un’occhiata alle diverse proposizioni, che s’incontrano al principio della fisica propriamente detta (empirica), come quelle della permanenza della stessa quantità di materia, dell’inerzia, dell’ugugaglianza di azione e reazione e così via, per convincersi subito che esse costituiscono una physicam puram (o rationalem), che merita bene di essere esposta separatamente, come scienza speciale, in tutta la sua estensione, piccola o grande che sia. (N. di K.)