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prefazione a questa traduzione xv

si cominciò a pubblicare nella Collezione dei classici metafisici, che dirigevano a Pavia Giuseppe Germani, Luigi Rolla e Defendente Sacchi, una traduzione italiana; della quale uscirono quell’anno i primi tre tometti; e altri cinque nel 18221. Ne era autore il vecchio chirurgo Vincenzo Mantovani, allora professore supplente di medicina pratica in quella Università; il quale era stato una volta a Koenigsberg e aveva visto nell’atrio della cattedrale, presso l’Università, il busto di Kant, messovi nel 1811; e aveva trovato che quella fronte «per l’ampiezza delle dimensioni e pelle sì pronunziate protuberanze anteriori» poteva servir di «modello alla craniologia di Gall, quando sotto quelle protuberanze riponeva gli organi della finezza e speculazione metafisica». Conosceva l’opera del Villers: Philosophie de Kant ou principes fondamentaux de la philosophie trascendentale (1801), la Storia del Degerando (1804) e la versione francese di quella del Buhle (1816); e se ne giovò per l’intelligenza del testo, per le note aggiunte alla sua traduzione2, e per un discorso Della vita e delle opere di Kant, premesso al primo tomo. Ebbe presente la seconda edizione nella ristampa con la data di Francoforte e Lipsia, 1794. «Edizione», egli dice, «che rinvenne scorretta anzi che no;



  1. Critica della ragion pura di Manuele Kant, traduzione dal tedesco, Pavia, presso i collettori [Germani, Rolla e Sacchi], coi tipi di Pietro Bizzoni succ. di Bolzani, 1820. Manca il nome del traduttore. — Dal Tomo IV in poi: C. d. r. p. di M. K. tradotta dal tedesco dal cav. V. Mantovani già professore di medicina pratica nell’I. R. Università di Pavia. Chirurgo in capo militare, ecc., 1822. Sono a stampa dello stesso M. 8 voll. di Lezioni di terapia speciale sulle infiammazioni e Rendiconto clinico di V. M., suppl. alla nuova cattedra di medicina pratica pei chirurgi nell’I. R. Univ. di Pavia l’anno 1819. Nella ded. del libro al sig. G. de Kluky, i. r. consigliere e protomedico del Governo di Milano, l’A., oltre che Cav. del r. i, ord. ital. della Corona Ferrea, si dice «Ispett, gener. agg. di sanità militare in ritiro, socio di Accad. letterarie e scientifiche». Altrove: «Chiamato a supplire alla rispettiva cattedra sull’ultimo declinare del 1818» (v. III, p. 296).
  2. Il Credaro, dice che il M. si servì nelle sue note del Reinhold e dello Schulze, Ma il M. dichiara di essersi servito del Villers, anche perchè questo scrittore s’era attenuto «ai meglio reputati fra i concittadini di K., come Reinhold» ecc. (p. 10).