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analitica dei concetti 135

quella di predicato, potendosi dire ugualmente: un che divisibile è un corpo. Ma con la categoria di sostanza, se io vi sottopongo il concetto di corpo, resta determinato che la sua intuizione empirica nell’esperienza debba esser considerata sempre come soggetto e non mai come semplice predicato; e così in tutte le altre categorie1.

SEZIONE SECONDA

Deduzione trascendentale dei concetti puri dell’intelletto.


§ 15.

Della possibilità di una unificazione in generale2.

Il molteplice delle rappresentazioni può esser dato in una intuizione, che è puramente sensibile, ossia che non è altro che recettività; e la forma di questa intuizione può trovarsi a priori nella nostra facoltà rappresentativa, senza tuttavia esser altro che la maniera, in cui il soggetto è modificato. Ma l’unificazione (coniunctio) di un molteplice in generale non può mai venire in noi dai sensi, e nello stesso tempo nemmeno perciò essere contenuta nella sem-



  1. La 1ª edizione, invece che coi periodi: «Il celebre Locke, non avendo fatto... lo stesso avviene in tutte le altre categorie», chiudeva questo § 14 così:

    «Vi son dunque tre fonti originarie (attitudini o facoltà dell’anima), che contengono le condizioni della possibilità di ogni esperienza, e non possono esser dedotte da nessun’altra facoltà dello spirito, e cioè il senso, l’immaginazione e l’appercezione. Su di essa si fonda: 1) la sinopsi a priori del molteplice mediante il senso; 2) la sintesi di questa molteplice mediante l’immaginazione; e finalmente 3) l’unità di questa sintesi mediante l’appercezione originaria. Tutte queste facoltà hanno, oltre l’uso empirico, un uso trascendentale, che riguarda solo la forma, ed è possibile a priori. Di questo abbiamo discorso già sopra nella prima parte, per riguardo al senso; ma ora vogliamo considerare le altre due secondo la loro natura.»

  2. Sarebbe troppo incomodo alla lettura recare qui in nota, come abbiamo fatto per le altre varianti, il testo interno dei lunghi passi della 1ª edizione completamente rielaborati da K. in questi §§ 15-27. Si troverà nell’Appendice, I.