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130 logica trascendentale

rienza. Giacchè, non potendo un oggetto apparirci, cioè essere oggetto dell’intuizione sensibile se non per mezzo di tali forme pure della sensibilità, lo spazio e il tempo sono intuizioni pure, che contengono a priori la condizione della possibilità degli oggetti come fenomeni; e la sintesi in essi ha validità oggettiva.

Le categorie dell’intelletto al contrario non ci rappresentano punto le condizioni, onde gli oggetti possono presentarsi nell’intuizione; e perciò possono bene apparirci oggetti, senza che si riferiscano necessariamente a funzioni dell’intelletto, e questo pertanto contenga le condizioni di essi a priori. Sorge quindi a questo punto una difficoltà, che non incontrammo nel campo della sensibilità: come, cioè, le condizioni soggettive del pensare abbiano validità oggettiva, vale a dire ci dieno le condizioni della possibilità d’ogni conoscenza degli oggetti; perchè anche senza funzioni dell’intelletto, possono benissimo esserci dati fenomeni nella intuizione. Prendo, per es., il concetto di causa, che significa una particolar maniera di sintesi, in cui a qualche cosa (A), secondo una regola, viene associata qualche altra cosa affatto diversa (B). A priori non è chiaro perchè dei fenomeni debbano contenere qualche cosa di tal genere (infatti, esperienze in prova non se ne possono addurre, poichè si deve poter porre a priori la validità oggettiva di questo concetto); e si può quindi a priori dubitare se un concetto simile non sia alcunchè di assolutamente vuoto, e non colga mai tra i fenomeni un oggetto. Che gli oggetti dell’intuizione sensibile debbano infatti essere conformi alle condizioni formali della sensibilità che si trovano a priori nello spirito, è chiaro, perchè non potrebbero altrimenti essere oggetti per noi; ma non è altrettanto facile intendere che inoltre debbano essere conformi alle condizioni, di cui l’intelletto ha bisogno, per l’unità sintetica del pensiero. Perocchè potrebbero in ogni caso darsi fenomeni così fatti, che l’intelletto non li trovasse punto conformi alle condizioni della sua unità, e che tutto si trovasse in tal stato di confusione, che, ad