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120 logica trascendentale

cetti originari (actio, passio), e parecchi di questi ultimi mancano affatto.

Quanto a questi ultimi concetti, resta infatti ancor da notare che le categorie, essenso i veri concetti primitivi dell’intelletto puro, hanno per ciò stesso i loro concetti derivati, ugualmente puri, che non si possono in niun modo trasandare in un completo sistema di filosofia trascendentale; ma io, in un semplice saggio critico, posso accontentarmi di una semplice menzione.

Mi sia concesso di chiamare questi concetti puri, ma derivati, dell’intelletto, predicabili (in contrapposto ai predicamenti) dell’intelletto puro. Quando si hanno i concetti originari e primitivi, è facile poi aggiungere ad essi i concetti derivati e subalterni, e disegnare così in modo definitivo l’albero genealogico dell’intelletto puro. Non dovendomi occupare qui della esecuzione completa del sistema, ma solamente dei principii per fare un sistema, riservo questo completamento ad altro lavoro. Ma si può ottenere sufficientemente questo scopo, prendendo i manuali di ontologia, e aggiungendo, per es., alla categoria della causalità i predicabili della forza, dell’azione, della passione; alla categoria della reciprocità, i predicabili della presenza, della resistenza; ai predicabili della modalità, i predicabili del sorgere, del perire, del cangiamento, ecc. Le categorie, combinate coi modi della sensibilità pura, o fra di loro, forniscono un gran numero di concetti a priori derivati; segnalarli ed esporli il più compiutamente che sia possibile, non sarà certo senza utilità e interesse; ma qui sarebbe fatica superflua.

Mi dispenso, a ragion veduta, di dare in questo trattato le definizioni di queste categorie, per quanto ne possa essere già in possesso. Analizzerò questi concetti, in seguito, quando ciò sarà necessario alla dottrina del metodo, alla quale attendo. In un sistema della ragion pura si potrebbe, a buon diritto, chiedermele; ma qui non servirebbero se non a distrarre l’attenzione dal punto principale della ricerca, sollevando dubbi e obbiezioni, che si possono, senza