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118 logica trascendentale

zione; unità, che, generalmente parlando, si chiama il concetto puro dell’intelletto. Così lo stesso intelletto, appunto con le stesse operazioni, per cui nei concetti, mediante l’unità analitica, produce la forma logica di un giudizio, produce altresì, mediante l’unità sintetica del molteplice nell’intuizione in generale, un contenuto trascendentale nelle sue rappresentazioni; in grazia del quale esse prendono nome di concetti puri dell’intelletto, che si applicano a priori agli oggetti; ciò che la logica in generale non può fare.

In tal modo sorgono precisamente tanti concetti puri dell’intelletto, che si applicano a priori agli oggetti della intuizione in generale, quante funzioni logiche si avevano in tutti i giudizi possibili nella tavola precedente; perchè le dette funzioni esauriscono completamente l’intelletto, e ne misurano perciò tutto il potere. Chiamiamo questi concetti categorie, sull’esempio di Aristotele, giacchè il nostro intento è, nella prima origine, in tutto identico al suo, sebbene molto se ne allontani nell’esecuzione.

Tavola delle categorie.

1.
Della quantità:
Unità
Pluralità
Totalità.
2.
Della qualità:
Realtà
Negazione
Limitazione.
3.
Della relazione:

dell’Inerenza e sussistenza (substantia et accidens)

della Causalità e dipendenza (causa ed effetto)

della Reciprocità1 (azione reciproca fra agente e paziente).



  1. Propriamente, Gemeinschaft, comunanza, l’aver qualcosa in comune.