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introduzione 97

propedeutica delle scienze; sebbene, a seguire il cammino dell’umana ragione, essa segni in realtà l’ultimo termine, al quale essa arriva, quando la scienza è già da lungo tempo bella e fatta, e non le occorra se non l’ultima mano per essere rettificata e completata. Giacchè, se si vogliono dare le leggi secondo le quali una scienza può essere fondata, bisogna già aver conoscenza degli oggetti in grado sufficientemente elevato.

La logica generale poi è o pura o applicata. Nella prima noi facciamo astrazione da tutte le condizioni empiriche nelle quali il nostro intelletto viene esercitato, per esempio dall’azione dei sensi, dal giuoco, dall’immaginazione, dalle leggi della memoria, dalla forza delle abitudini, dall’inclinazione, ecc.; quindi anche dalle cause di pregiudizio, e in generale da tutto ciò, che dà o si può supporre che dia origine a determinate conoscenze, giacchè tutto questo riguarda semplicemente l’intelletto in peculiari circostanze della sua applicazione, per la conoscenza delle quali si richiede l’esperienza. Una logica generale, ma pura ha da fare dunque soltanto con meri principii a priori, ed è un canone dell’intelletto e della ragione, ma soltanto rispetto a ciò che vi è di formale nel loro uso, sia qualsivoglia il contenuto (empirico o trascendentale). Ma una logica generale allora si chiama applicata, quando mira alle leggi dell’uso dell’intelletto nelle condizioni soggettive empiriche, che c’insegna la psicologia. Essa dunque ha principii empirici, sebbene sia generale, in quanto concerne l’uso dell’intelletto senza distinzione di oggetti. Per la qual cosa essa non è nè canone dell’intelletto in generale, nè organo di scienze speciali, ma soltanto un catartico del pensiero volgare.

Ond’è che nella logica generale quella parte, che deve costituire la dottrina pura della ragione, occorre sia interamente distinta da quella che costituisce la logica applicata (ancorchè questa sia sempre generale). La prima soltanto è, a rigore, propriamente scienza, benchè breve ed arida, e quale esige l’esposizione scolastica di una dottrina elemen-

Kant, Ragion pura. 7