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nei caratteri nazionali. 95


Le degenerazioni medesime del sentimento religioso, come l’abbiam noi osservato, mostrano pure il tipo del carattere originale e primitivo de’ popoli. Sì fattamente si è dovuto incontrare, almeno negli antichi tempi, numerose tracce di fanatismo in Alemagna e in Inghilterra, trista, ma sempre nobile escrescenza del genio nazionale. Per quanto impetuosi essi siano nel principio, tali traviamenti sono assai meno a temersi della pendenza alla superstizione, perchè è proprio della irritazione degli spiriti, anche in materia di religione, insensibilmente ammorzarsi e restituirsi al loro stato abituale di riso, nel mentre che la superstizione, dopo aver messe sordamente le sue radici in un naturale paziente e testardo, trovasi tutto a un tratto impadronita dell’insieme delle nostre morali facoltà. Quindi l’uomo, privo del tatto di confidenza nelle sue forze personali, diviene uno schiavo acquisito alle perniciose credenze, di cui non oserà più scuotere il giogo.

I caratteri vani e leggieri, disposti assai poco di loro natura al sentimento del Sublime, non porteranno nella loro religione nè tenerezza, nè forte emozione di cuore. Si limiteranno essi a vedervi un affare di usanza, che li lascerà freddi, e a cui baderanno, come a tutto il resto, con una sorte di grazia facile e commoda. Tali sono i principali tratti della pratica indifferenza, verso cui lo spirito francese sembraci generalmente inclinato. Da quella tendenza alle baie che nulla rispetta, non vi è che un passo, e, bene esaminato in essenza, poco differisce da una rinunzia assoluta.

Se noi rapidamente ci volgiamo alle altre parti