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84 del sublime e del bello

lungo il suo campo, con un mantello ed una draghinassa al fianco, sino a che in tale acconciamento sia stato scorto dal viaggiatore; correre a tutti i combattimenti dei tori, ove assistono senza veli le bellezze del paese; indicarvi la sovrana dei propri pensieri con un particolare saluto; slanciarsi in seguito nell’arena per lottarvi, sotto i suoi occhi, contro un feroce animale, sembranmi azioni poco comuni e ancora poco conformi alla natura.

L’italiano partecipa del sentimento dello spagnuolo e di quello del francese, colla diffrenza che inclina più verso il Bello che il primo e più verso il Sublime che il secondo. Su questi dati, almen io così penso, è permesso di stabilire gli altri tratti della sua morale fisonomia. Esiste nel francese un gusto dominante pel Bello dei costumi. Grazioso, amabile e ricolmo di dilicate attenzioni, bentosto impiega familiarità nelle sue maniere, ed una faciltà, che è propria di lui solo, nei rapporti sociali. Quel termine usitato, d’uomo o di donna di buon tono, potrebbe comprendersi da coloro soltanto che sono iniziati a tutti i misteri ed a tutte le finezze della francese urbanità. Il sentimento del Sublime, cui questa nazione è lungi d’essere estranea, rimane presso lei subordinato a quello del Bello. Ha pur bisogno d’entrare in alleanza con quest’ultimo, per avere tutta la sua forza. Geloso di mostrar dello spirito, non si sarà scrupolo il francese di sacrificare un pò di verità ad una arguzia; e non speranzando affatto d’essere spiritoso, non lascerà di meravigliare mer-