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nel rapporto dei sessi. 71

che sembrano non essere che il prodotto d’una fantastica idea.

Ritornando al gusto depurato, io sostengo che il genere di bellezza che noi esprimiamo accordando ad una donna una graziosa figura, è assai generalmente sentito allo stesso modo. Le opinioni differiscono meno a questo riguardo ch’altri non è disposto a crederlo. Le giovani Circasse e Georgiane furono riguardate come graziosissime da tutti gli Europei che portarono i loro passi nei paesi di cui son esse originarie. Non v’è da dubitare che in ciò la intendessero perfettamente coi Turchi, con gli Arabi, e i Persiani, gelosi da parecchi secoli di migliorare la loro popolazione col mescuglio di sì bel sangue. Si è pur osservato che la razza persiana si è sensibilmente perfezionata con questo mezzo. Ne è risultato un ramo di commercio esecrabile che con molto vantaggio a lor profitto eseguono i mercanti dell’India, incaricati di provvedere i serragli asiatici di queste belle creature: ciò che pruova fin all’evidenza che, a dispetto della moda e dei capricci, da cui van governate le diverse parti del mondo, quello che fu riconosciuto per Bello nell’una, presentasi collo stesso vantaggio nelle altre.

Che se comprendevasi nei motivi del giudizio a darsi sulla bellezza d’un oggetto quel che ne costituisce la parte morale o l’espressione, egli è certo che il gusto andrebbe soggetto a variare presso gli uomini al pari dello stesso sentimento morale, col quale ciascuno procede all’esame di diverse finosomie. Tali donne, che non producono effetto sensibile a prima giunta, perchè non son graziose in un modo assai de-