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52 delle disposizioni personali.

tanto più ci commove ch’è sciolta da un motivo materiale e che vi si facci riconoscere un nobile impulso.

Lorchè io osservo alternativamente i nobili e deboli lati ed imperfetti de’ miei simili, ne incolpo me stesso di non poter prendere il giusto punto di vista, onde mi venisse dato di scorgere, nel suo tutto, quel gran quadro dell’umana natura, destinato a produrre un vivo interesse, mercè la sola espressione della sua general fisonomia; giacchè volentieri mi và a grado che il medesimo carattere di nobiltà non domini in tutte quelle figure, per tanto che forse apparterrebbo al piano primitivo; e malgrado alcuni tratti grotteschi, l’effetto delle masse non ne sarebbe meno imponente, se fosse dato alla nostra vista assai limitata d’abbracciare tutte le loro proporzioni.

Ridotto a dar loro un colpo d’occhio rapido e limitato, io credo di potere avventurare le seguenti osservazioni. Quel numero di uomini, la di cui condotta si determina con de’ principj, è poco considerevole, e questo è un bene, perchè non è che assai facile il traviare in tali principj, e le conseguenze che ne emergono si estendono tanto più di lontano, che l’applicazione n’è più generale, e che più ostinato è il carattere che vi và sottomesso.

Egli è ben più ordinario nella vita, obbedire ad una semplice impulsione di bontà, cosa che non è meno ammirevole che utile al gran sistema, sebbene non si possa meno tenerne conto alle persone che si trovano sotto questa influenza; giacchè gl’istinti virtuosi non vanno sempre esenti di torti; ma l’uno nell’altro, conseguono