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12 delle disposizioni personali.

miniera di scoperte, non meno interessanti che istruttive. Io mi limito, per ora, a illustrare alcune parti, le quali, in questo vasto spazio, sembra che si facciano osservare in un modo speciale, e su di cui io arresto piuttosto l’occhio dell’osservatore che l’attenzione del filosofo.

Dal momento in cui l’uomo trovasi felice, perchè soddisfa una inclinazione, il sentimento che il rende capace di godere, senza che abbia bisogno di ricorrere per ciò a straordinari talenti, non è certamente poca cosa. Persone di robusta costituzione, agli occhi di cui lo più spiritoso autore non è che il padrone del loro albergo, e che trovano, disposte nel loro celliere, le opere del miglior gusto di cui abbiano acquistata conoscenza, risentiranno, per l’effetto di ciniche oscenità e di retta buffoneria, una gioia così viva come quella di cui menano vanto esseri d’una più nobile organizzazione. Il ricco che ama di leggere, perchè i libri gli sono d’un meraviglioso soccorso onde si addormenti; il mercante cui sembrano insipidi tutti i piaceri, se non sia quello di conchiudere una vantaggiosa operazione di commercio; colui che non si affeziona alle donne se non perchè osserva in esse un mezzo di sensibili godimenti; l’amator della caccia che si contenta di perseguitare le mosche a guisa di Domiziano, ove non può fare la guerra al selvagiume come il signore feudatario di due o tre baronie, tutti questi esseri vanno dotati d’un sentimento che li rende suscettibili di gustare un piacere che loro sia proprio, senza che il lor cuore sia tormentato da gelose bramosie, senza che possano pur concepire, idealmente, altri godimenti.