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148 viaggio al centro della terra


«Holme! dice egli.

— Un’isola! esclama mio zio.

— Un’isola! dico alla mia volta stringendomi nelle spalle.

— Evidentemente, risponde il professore dando in un clamoroso scoppio di risa.

— Ma questa colonna d’acqua?

Geyser, dice Hans.

— Senza dubbio, geyser! soggiunse mio zio: un geyser simile a quello dell’Islanda1

Io non voglio dapprima essermi ingannato così grossolanamente ed aver preso un’isola per un mostro marino ma mi tocca cedere all’evidenza e convenire finalmente del mio errore. Non vi è in tutto ciò se non un fenomeno naturale. Mano mano che ci accostiamo le dimensioni del zampillo divengono grandiose: l’isola rappresenta in modo da ingannare un cetaceo immenso, la cui testa domina i flutti ad un’altezza di dieci tese.

Il geyser, parola che gl’Islandesi pronunciano geysir e che significa furore, si eleva maestosamente alla sua estremità. Sorde detonazioni scoppiano ad intervalli, e l’enorme zampillo, come acceso da più violenti collere, scuote il suo pennacchio di vapori balzando infino ai primi strati delle nuvole, È solo. Non lo circondano nè fumarole, nè sorgenti calde, e tutta la forza vulcanica si riassume in esso. I raggi della luce elettrica si mescono a quello zampillo abbarbagliante di cui ogni goccia si tinge di tutti i colori dell’iride.

«Accostiamoci,» dice il professore.

Ma bisogna evitare con cura la tromba d’acqua che manderebbe a fondo la zattera in un momento. Hans manovrando abilmente ci conduce all’estremità dell’isola.

Balzo sulla roccia; mio zio mi segue lestamente, mentre il cacciatore da uomo superiore a tali meraviglie, se ne sta tranquillo al suo posto, Camminiamo sopra un granito misto di tufo siliceo; il suolo trema sotto i nostri piedi come i fianchi d’una caldaja in cui si contorce il vapore ardente. Scotta, Arriviamo in vista d’un piccolo bacino centrale da cui si eleva il geyser. Tuffo nell’acqua, che scorre ribollendo, un termometro a versamento, e segna un calore di centosessantatrè gradi.

Dunque quest’acqua proviene da un focolare ardente.

  1. Celebre sorgente zampillante posta ai piedi dell’Ecla.