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viaggio al centro della terra 101


Da lì a un’ora avevamo fatto mille tese all’incirca e disceso duemila piedi.

Allora udii distintamente un rumore inconsueto correre entro i fianchi della muraglia granitica, specie di sordo muggito, e come un tuono lontano. Durante la prima mezz’ora di viaggio, non incontrando la sorgente annunziata, io sentiva di nuovo le angosce, ma allora mio zio mi apprese l’origine di quei rumori.

«Hans non si è ingannato, diss’egli; ciò che tu intendi è il muggito d’un torrente.

— Un torrente? gridai.

— Non vi ha dubbio di sorta; un fiume sotterraneo gira intorno a noi.»

Affrettammo il passo eccitati dalla speranza.

Io non sentiva più la stanchezza; il mormorio dell’acqua pareva darmi ristoro. Il rumore aumentava sempre più.

Il torrente, dopo essersi lungamente tenuto sopra di noi, correva ora lungo la parete sinistra, muggendo e rimbalzando. Io toccava di frequente la roccia, sperando trovarvi traccia di trasudamento o di umidità; ma invano. Passò un’altra mezz’ora; percorremmo un’altra mezza lega.

Fu allora evidente che il cacciatore durante la sua assenza, non aveva potuto prolungare più oltre le sue ricerche. Guidato da un istinto proprio dei montanari e degli idroscopi, egli sentì il torrente attraverso la roccia, ma certo non aveva visto il prezioso liquido, nè si era cavato la sete. Nè andò molto che avemmo la certezza che, continuando il nostro cammino, ci saremmo allontanati dalla corrente il cui murmure cominciava a diminuire.

Ritornammo indietro. Hans si arrestò nel punto preciso in cui il torrente sembrava essere più vicino. Io sedetti presso alla muraglia mentre le acque scorrevano a due piedi da me con estrema violenza. Ma un muro di granito ce ne separava ancora.

Senza riflettere, senza domandarmi se non esistesse alcun mezzo di procurarsi quest’acqua, io mi abbandonai ad un primo momento di disperazione.

Hans mi guardò ed io credetti di vedere un sorriso spuntare sulle sue labbra.

Egli si alzò e prese la lampada. Lo seguii. Si diresse verso la muraglia, appoggiò l’orecchio alla pietra asciutta ed origliò qua e là attento. M’avvidi ch’egli cercava il punto preciso in cui il torrente si faceva udire con mag-