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56 | gli zingari nel modenese |
Nel 1572 si ha una grida di Ferrante Estense-Tassoni goveraatore di Modena, che proibisce il passo agli Zingari ed a tutti i vagabond! onde sottrarre il modenese dalla peste; la qual grida però non impedì il fatto loro ad essi e nemmeno al male di grassare il paesc.
Alt re pene minaccio due anni dopo Ercole Contrari, signore di Montefestino, 1 con una grida per liberarsi di una banda di Zingari, che eran scappati dal ferrarese in seguito ad una grida del 10 maeerio 1574 e cercavano terre che li tenesse e non la trovavano qui; giacche anche Modena aveva supplicato il Duca ’ a voler conceder che il Governatore possa, (dice il testo), far caciare i Zingari dalla citta e distretto suo per le ruberie grandissime che fanno a questo paese sicche tutto il di se ne odano ruinore, gridi e querele di niolti.’ La supplica aggiunge, che ciò sia accordato nonostante il privilegio concesso da S. E. ad un capitano Francesco Cingano per poter stare andare e abitare in questa citta e suo distretto. Le molestie e i danni dagli recati Zingari dovevano esser ben forti se un privilegio del Sovrano si chiedeva non fosse mantenuto.
Passan gli anni e vediamo che anche ad un ordine ducale, in fatto di Zingari, non si voleva obbedire. Nel 1586 il Duca voleva che fosse consegnato al Governatore di Modena un Zingaro chiamato Orazio caduto nelle mani degli Ufficiali di Guiglia, e ne scriveva al marchese Ercole Aldrovandi feudatario del luogo, il quale vi si rifiuto. 2 II carteggio e tronco rna si puo credere che questa ripulsa avesse causa fiscale.
Un altro fatto, sebbene un po’ confuso, interessa i rapporti che correvano tra gli Zingari e gli abitanti dei luoghi da essi percorsi, certo per ritornarvi. Don Orazio Ferrari curato di S. Martino di Secchia il 6 marzo 1586, in Carpi, depone alla presenza del Canonico Bartolomeo Grillenzoni Vicario dell’Arciprete, intorno a fatti che si riferivano all’anno precedente, cioè al 15 febbraio 1585, nel qual giorno, die’ egli ’ venne alla Canipagnola sul modenese messer Lauro Grillenzoni per parlare con certi Zingari che erano cola. Ivi trovo Alessandro, proprio padre, che lo condusse a dimorare in casa sua, ove udi i discorsi fatti da Lauro suddetto e i Zingari nonche tra questi ed alcuni della Bastia ivi convenuti. Lauro aveva un credito coi Zingari i quali gli rilasciarono una carta scritta da Lodovico Molza.’ 3 1 Bibl. Estense MSS. Campori, 7, 2, 17. 2 Arch, di Stato in Modena, Guiglia.
3 Arch, di Stato in Modena, Carteggio Governatori,