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gli zingari nel modenese 53

condanne inflitte ma certamente quando essa riusciva ad avere nelle mani qualche Zingaro era energica e i Podesta comandavano assai facilinente il capestro.

E come poteva essere altrimenti se le bande degii Zingari assalivano nelle compagne case isolate, e grassavano sulle vie uomini inermi? Pur tanto non tutti erano degni di forca, e fra noi nel 1562 Mastro Giacomo Zingaro, eseguiva lavori da fabbro ferraio nel Castello di Modena ai tempi in cui era massaro Antonio Montecatini; x e Carlo Egitiaco, naturalmente Zingaro, ottiene di poter dimorare nel modenese colla sua compagnia, al patto che se facesse danno sarebbe punito a norma delle grida che sopprimevano.

E che proprio non fossero sempre così dannosi i passaggi fra noi di questa razza, generalmente abbrutita, e che si confondessero le violenze loro con le comuni dell’indole del tempo, pare doversi ammettere, quando sappiasi che il Commune di Modena 2 si rivolgeva, il 1° febbraio 1563, al Governatore perchè cacciasse gli Zingari dal distretto, e come nella lettera relativa, i conservatori non domandavano applicazioni di pene quali erano comminate nelle grida, ma usassero la frase ’ che quegli Zingari se ne andassero con Dio’ il che porterebbe a pensare, o che non vi fosse motivo di chiedere rigore di pene eccessive, o che si temessero le rappressaglie di quei liberi vaganti.

D’altra parte il bisogno di non vivere sempre collo spauracchio del capestro, e quello di soggiornare tra noi da buoni cristiani, come dicevasi allora, adattandosi alla vita socievole, risulterebbe sentito da quest’altra nota dei nostri Partiti Comunali del 1° luglio 1563, ove si narra che ’ Francesco Cingano entrato in consiglio prego i signori che fossero contenti di fargli fare per mano dei suoi cancellieri una fede dei suoi buoni portamenti mentre egli e stato nel modenese, intendendo ora di andarsene nel ferrarese.

Forse questo Francesco era lo stesso che col titolo di capitano otteneva dal Duca Alfonso n. I’ll agosto seguente di potersi stabilire nello Stato, ’ attesoche si portera modestissimamente e non dara causa ad alcuno di dolersi di lui.’ 3 Una seconda lettera testimoniale dei suoi buoni portamenti domando Francesco al Comune di Modena il 21 gennaio 1564 e licenza di permanere nel paese, che gli fu accordata. Questa 1 Arch, di Stato in Modena, Gassa Segreta Vtcchia, 929.

2 Arch. Com. di Modena, Partiti.

3 Arch, di Stato in Modena, Reg. Dec, cit. 202 v.