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gli zingari nel modenese 101

il Giudice di Modena, che ’ i Cingani erano venuti fra loro a contesa in quelle campagne, si eran sparati contro e che sulla strada uno era rimasto morto.’ x Che avranno fatto di quel misero corpo il parroco e il rnassaro?

Lo avranno sicuramente abbandonato ai corvi e ai lupi, obbedendo ai criteri che allora stabilivano i sinodi diocesiani. Difatti in quelle- dell’Abbazia di Nonantola, nella cui giurisdizione e posto il Cavezzo, in rapporto ai Zingari leggesi al Capo II, De Haereticis, de Haeresi suspectis Iudeis, Sortilegis, aliisque damnatis artibus incumbentibus.

’ xEgyptii, vulgo Cingari nuncupati per nostrani Dioecesim ultra tres dies vagari non possint, et interim nostri Vicarii Generales et Foranei curent ne hoc vagum et fallax hominum genus Sortilegii operarn tribuat, et ne vanis divinationibus rudes personas seducat; Parochi quoque sollicite inquirant an Ecclesiae Catholicae praecepta, ritus et instituta observent, cibisque vescantur vetitis, et delinquentes ad nos illico deferant, graviter puniendos juxta Canones et Pontificias Sanctiones; si viri cum foeminis fuerint, ab illis postulentur litterae testimoniales de contracto matrimonio in faciem Ecclesiae, nee non de suscepto Baptismo, quas si non habeant authenticas, et legitimas, illico expellantur. Si quis vero ex eis interim diem suum clauserit extremum, nisi constet de fide, suscepti Baptismi, seu de Communione in Paschate, seu de alio signo vitae Christianae, sepultura Ecclesiastica privetur.’ 2 Ripeto: Le crudezze di queste disposizioni ecclesiastiche erano all’unissono con le leggi civili, in tutta la loro manifestazione di violenze continuate contro uno stato di fatto dannosissimo, generale, che solo disposizioni comuni ovunque prese, avrebbero potuto sanare o mitigare, dato che ciò fosse possibile. Una di queste manifestazioni della legge civile, sullo scorcio del sec. xvn.

(e del 1690) si ha dagli ordini, provvisioni e gride pel Marchionato di Guiglia del Marchese Raimondo Montecuccoli. II capitolo 23, virtualmente copiato dalle grida di Modena, suona testualmente cosi ’ Si proibisce a tutti i Cingani il potere in qualsivoglia modo habitare ne fermarsi nelle Giurisdittioni di S. S. Illnia, se non quanclo portava il bisogno di transitare, sotto pena rispetto alii maschi di tre tratti di corda in pubblico, e rispetto alle femmine, 1 Arch, di Stato in Modena, Giud.

2 Sinodus diocesana Augusta; Abbatim S. Sylveslri de Nonantula . . . ab Emo a Revo Dono Iacobo . . . Card. De Angelis ejusdem Abbatiae Abbate ac perpetuo Commendatario, celebrata in Gathedrali Ecrt. S. Sylvestri die 8 sept. 1688, — Bononiae 1691, Petrus Maria de Monti. — in f°. pag. 4.